PINK SLIP Black

Story

Iniziamo con il dire che a stampare una maglietta da uomo con la scritta “Pink Slip” mutandine rosa, ci vuole davvero coraggio.
Ma tutte le nostre magliette hanno una bella storia da raccontare.
Era la seconda metà degli anni quaranta, quando in america scoppiò il fenomeno degli Hot Rod. Erano sempre di più i ragazzi che a suon di Rock’n’Roll si divertivano a modificare le loro auto in garage, alleggerendole dei parafanghi, del cofano, abbassando il tetto e soprattutto aumentando la cavalleria del motore. Questi “ragazzacci” iniziarono a sfidarsi ai semafori, e fin qui, quasi nulla di male. Poi la storia cambiò, perchè iniziarono le gare e le scommesse. Iniziò il periodo dell Shot Rodding, attività pseudo-sportive, è dichiaratamente fuorilegge.
Quando al semaforo ti si affiancava un’auto apparentemente lenta e ti proponeva la sfida era una vera “Q-ship” o nave civetta, ovvero una bomba molto ben mimetizzata.
La mitica frase era:“three lights for a pink slip”, tre semafori per le tue mutandine rosa” significava solo una cosa, giocarsi la macchina.
Non solo eri un codardo se ti tiravi indietro, ma ti avevavo dato anche della femminuccia, dicendo che avevi le mutandine rosa.
A quel punto o eri stato davvero più bravo di loro nella preparazione del motore e del mezzo o perdevi la macchina.
Ancora oggi lo slang rimasto è “RACING FOR A PINK SLIP”, poi Johnny ha aggiunto in fondo, selezioniamo autisti anonimi (a voi immaginare per cosa).
Gasser